Come usare LinkedIn per fare Personal Branding

Come fare personal branding con LinkedIn

Ti ho già parlato di quanto sia importante, per un professionista, avere cura della propria immagine, soprattutto di quella online perché oggi è questo il canale di riferimento per l’inizio di qualsiasi relazione di tipo professionale.

Fare personal branding significa promuovere se stessi utilizzando quelle tecniche di vendita tipiche del marketing che servono per invogliare i possibili clienti a comprare un prodotto. In questo caso, il prodotto da “vendere” siamo noi e i potenziali acquirenti che vogliamo convincere sono presidenti di aziende, recruiter, colleghi, persone interessate ai nostri servizi.

Come vedi gli obiettivi possono essere tanti, ma il risultato che si cerca di ottenere facendo personal branding è sempre uno solo: essere riconosciuto nel proprio settore come un esperto.

Per raggiungere questo scopo è importante svolgere un lavoro costante di comunicazione e curare la propria reputazione online (o web reputation), cercando di essere strategici e coerenti. I canali a disposizione di un professionista per farsi conoscere e apprezzare come esperto sono diversi, dal blog personale ai social network. E proprio riguardo a quest’ultimo punto mi piacerebbe farti capire il ruolo dei social per il personal branding.

Su quali social si può fare personal branding?

In realtà su tutti. La scelta di una piattaforma rispetto ad un’altra dipende principalmente da 2 fattori:

  • il pubblico che vuoi raggiungere
  • il formato che ti è più congeniale o quello che meglio ti permette di apportare un valore alla community che vuoi creare

Ti faccio un esempio: immaginiamo che hai già esperienza a stare davanti a una telecamera e che ti intendi anche un po’ di montaggio e di edizione di video. Probabilmente il canale più adatto per parlare con il tuo pubblico sarà YouTube, o Facebook per l’opzione dei live. Su quale concentrarti? Pensa al pubblico che vuoi raggiungere: il tuo lavoro riguarda un settore di nicchia o può interessare anche un pubblico generalista? Nel primo caso potrebbe essere più adatto YouTube, nel secondo Facebook, il social orizzontale per eccellenza.

Per definire il canale su cui sviluppare il tuo personal branding devi riflettere sul tuo obiettivo, sul pubblico che vuoi intercettare e sul tipo di contenuti che ti riesce meglio.

In alcuni settori la scelta è quasi obbligata: se ti occupi di moda o di cucina, ad esempio, Instagram è il miglior canale a tua disposizione e il miglior posto in cui trovare follower e potenziali clienti.

Ma se il tuo obiettivo è farti conoscere come professionista, non c’è social network migliore di LinkedIn ed è proprio di questa straordinaria piattaforma, in relazione al personal branding, che ti voglio parlare oggi.

Che cos’è LinkedIn

LinkedIn è il più importante social network dedicato al mondo del lavoro. Dalla sua creazione, avvenuta 15 anni fa, ad oggi ha ampliato le sue funzionalità ma è sempre rimasto fedele alla sua funzione di base: aiutare i professionisti a relazionarsi e fare networking.

I numeri di questo social business network sono incredibili: 500 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui 10 in Italia, 9 milioni di aziende iscritte, 400 settori e 150 comparti professionali rappresentati, oltre 17.000 offerte lavorative proposte ogni mese.

Cosa si può fare su LinkedIn

Essere presente su LinkedIn è oggi una vera e propria necessità: lo sapevi che è lo strumento più usato dai recruiter per selezionare i candidati a un’offerta di lavoro? Su LinkedIn infatti il focus sulle capacità professionali di una persona è massima: qui, oltre al curriculum, si possono consultare le esperienze, le competenze e le referenze di ogni professionista.

Ma linkedIn è perfetto anche, e soprattutto, per fare personal branding e imporsi nel proprio settore come un esperto affidabile e attivo.

Ecco alcune delle cose che ti permette di fare LinkedIn:

  • collegarti con professionisti del tuo settore, colleghi, persone che stimi
  • contattare esperti per collaborazioni o fare networking
  • seguire aziende che ti interessano
  • candidarti per offerte di lavoro
  • diffondere contenuti che hai scritto per ottenere più visibilità
  • condividere contenuti di valore per mostrarti attento e informato sulle novità del settore
  • leggere notizie sul tuo settore (news, approfondimenti, pareri di esperti, …)
  • mostrare la tua bio, la tua formazione, le esperienze che hai maturato, le competenze che hai acquisito
  • chiedere referenze a persone con cui hai lavorato
  • sei rintracciabile con tutta la tua storia professionale sui motori di ricerca

Non male vero?

Eppure non tutti sono consapevoli di quanto sia importante LinkedIn per migliorare la propria carriera personale e si limitano a creare un profilo basico in cui ricopiare, senza troppa fantasia, il proprio curriculum vitae.

Niente di più sbagliato!

LinkedIn può fungere da megafono per far arrivare il tuo nome e le tue competenze anche molto lontano e molto, molto in alto (se sai sfruttare bene le funzionalità di questo social puoi arrivare a collegarti anche a CEO di aziende prestigiose).

Vuoi approfittare delle grandi opportunità che ti dà questo social e sfruttarlo per il tuo personal branding? Ecco alcuni consigli che miglioreranno significativamente la tua immagine professionale.

Come usare (bene) LinkedIn per fare personal branding

Ecco un elenco pratico ed efficace per ottenere grandi risultati professionali grazie a LinkedIn:

  1. Collega i tuoi account email, personali e lavorativi, per invitare tutte le persone con cui hai collaborato nel corso degli anni a connettersi con te su LinkedIn. Non aver paura di risultare inopportuno, anche se sono passati diversi anni: se l’esperienza è stata positiva e la relazione si è mantenuta buona, non c’è motivo di chiudere questa porta, anzi, la persona ricontattata potrebbe ricordare come ha lavorato bene con te e proporti un altro progetto. Dai sempre un’occhiata alla pertinenza di questi contatti rispetto ai tuoi attuali obiettivi professionali.
  2. Pensa bene al tuo header, ovvero alla qualifica che comparirà sotto il tuo nome. Quando qualcuno consulta il tuo profilo è la prima cosa che nota. Non solo: le parole che usi funzionano da “parole chiave”, ovvero ti faranno trovare da chi cerca quel determinato termine nella barra di ricerca di LinkedIn. Immagina un selezionatore che sta cercando un consulente finanziario: digitando nel motore di ricerca della piattaforma “consulente finanziario” otterrà un elenco di tutte quelle persone che hanno inserito nel proprio header queste parole. Ed è in questo elenco che il selezionatore cercherà un professionista a cui proporre una collaborazione. Pensa bene alle parole chiave che identificano il tuo lavoro e le tue competenze e sfrutta questo campo per farti trovare da chi cerca un profilo come il tuo. Consigli per sfruttare LinkedIn per il personal branding
  3. Gestisci il tuo profilo personale con grandissima cura: nella tua Bio entra nei dettagli sulla tua formazione specialistica, inserisci le esperienze lavorative più significative che hai avuto, indicando le attività che hai svolto e le competenze che hai maturato. Puoi inserire anche degli obiettivi importanti che hai raggiunto, come l’aumento di fatturato dell’azienda grazie a un progetto che hai seguito, o il numero di vendite di una campagna pubblicitaria che hai creato. Sii sempre sincero, perché le bugie hanno le gambe corte, soprattutto online e se stai lavorando per diventare un professionista credibile non puoi giocarti tutto così. Evita termini banali e vuoti come “entusiasta”, “appassionato”, “specializzato”, “leadership”, “creativo”. Qui trovi l’elenco delle 10 parole da evitare su LinkedIn e le ragioni per cui non dovresti usare aggettivi iper inflazionati, che ormai sono sui profili di tutti.
  4. Inserisci nel riassunto della tua bio delle competenze specifiche e quello che ti rende unico come professionista. Le competenze di nicchia sono un grande plus e ti fanno notare subito. Cosa scrivere nella tua bio su LinkedIn
  5. Non dimenticare di modificare l’URL del tuo profilo: di default LinkedIn te ne assegna uno con lettere e numeri vari, che non ti è di nessun aiuto. Se lo cambi inserendo il tuo nome e cognome, infatti, lo rendi riconoscibile e, soprattutto, SEO-friendly (ovvero “amico” dei motori di ricerca), cosa che ti permetterà di essere rintracciato anche su Google.
  6. Non sottovalutare la tua foto profilo: la tua foto trasmette il primo input emozionale a chi visualizza il tuo profilo su LinkedIn e ha un impatto vitale sul tuo personal branding perché può generare una reazione positiva e convincere chi sta dall’altra parte a inviarti un messaggio o prenderti in considerazione per un posto di lavoro. Se invece la tua foto non ispira fiducia ti farà scartare nel giro di mezzo secondo. È un dato di fatto: ci sono fotografie che piacciono e altre che no. Ho dedicato un articolo all’importanza dell’immagine online per un professionista e come assicurarsi di avere una foto profilo professionale.
  7. L’immagine di sfondo del tuo profilo LinkedIn è un’altra arma a tua disposizione, non sprecarla! Il mio consiglio è che sia coerente con il tuo lavoro e che apporti ulteriore valore a quanto già incluso nella tua bio. Potresti, ad esempio, utilizzare la foto della consegna di un premio, o un momento di confronto con un tuo cliente. Questo ti farà apparire professionale e degno di fiducia.
  8. Iscriviti a gruppi in cui si parla di argomenti specifici del tuo settore. Li puoi trovare utilizzando le parole chiave del tuo lavoro. Mostrati attiva, partecipando alle discussioni e apportando valore con il tuo punto di vista, la tua esperienza e le tue conoscenze. In questo modo ti farai notare e potrai stringere amicizia con altri professionisti. Un paio di consigli: non commentare giusto per farlo, apporta valore quando scrivi qualcosa in un gruppo; sii sempre serio e professionale e non cercare di piacere a tutti, risulteresti finto. Cerca sì di emergere ma trovando il tuo “valore unico”, mostrandoti davvero esperto di qualcosa in particolare.
  9. Condividi contenuti utili per chi lavora nel tuo settore, consiglia link, commenta i post condivisi da altri, mostrando entusiasmo se si tratta di notizie davvero interessanti.
  10. Se sei in cerca di un luogo con la giusta visibilità in cui raccontare le tue esperienze professionali prova Pulse di LinkedIn. Funziona come un blog ma ha il vantaggio di essere già su un social network, quindi non devi preoccuparti di diffondere i tuoi articoli per avere visibilità: chi ti segue lo vedrà negli aggiornamenti e la cosa bella è che potrai contare con un pubblico di specialisti, quindi potenzialmente interessati a ciò di cui parli. Molto meglio che sparare nel mucchio come avviene su Twitter e Facebook!

Per concludere, 5 consigli rapidi rapidi, 5 pillole che dovresti imparare a memoria e utilizzare quotidianamente:

  • non usare LinkedIn come Facebook
  • aggiorna spesso le informazioni del tuo profilo
  • chiedi a colleghi, ex colleghi, capi ed ex capi di confermare le tue competenze e lasciare delle referenze sul tuo profilo – questo aiuta molto il tuo personal branding!
  • sfrutta ricorrenze, anniversari di lavoro e compleanni per iniziare una conversazione con professionisti con cui sei collegato
  • non mandare inviti a caso: su LinkedIn ha senso collegarsi solo a persone del proprio settore (o settori) professionali e l’ideale é personalizzare sempre il messaggio di richiesta di collegamento.

Spero che questi consigli per usare LinkedIn per fare personal branding possano esserti utili. Ho cercato di suggerirti azioni molto pratiche, in grado di darti risultati fin da subito. Questo social, infatti, se ben usato può aprirti tante porte, non dimenticarlo.

E tu come usi LinkedIn?

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