Personal storytelling: come raccontare la tua storia

Hai mai pensato di raccontare la tua storia?

Forse ti stai chiedendo perché dovresti farlo. Ma io voglio invece che ti chiedi proprio il contrario: “Perché non dovresti?”.

Le persone hanno voglia di ascoltare storie, lo dimostrano i social network, che uno alla volta hanno messo a disposizione le Stories, i racconti in diretta del quotidiano: prima Snapchat, poi Instagram, Facebook e poi persino WhatsApp.

Da qualche anno a questa parte si sente parlare spesso di una nuova modalità di approccio comunicativo, quello dello storytelling. Ma di cosa si tratta? Alle tante definizioni che circolano in rete e che parlano genericamente di raccontare una storia, io preferisco la definizione di Margot Leitman, scrittrice e, appunto, storyteller, che nel suo libro “Long Story Short”, afferma che lo storytelling è “raccontare un’esperienza vera della tua vita, con un inizio, un centro e una fine”. Non solo: quest’esperienza deve averti influenzata, deve essere stata determinante nel tuo percorso personale e professionale.

Lo storytelling lo fanno le aziende (corporate storytelling), lo fa la pubblicitá, ma possono farlo anche le persone. Perché? Per raccontarsi da un’altra prospettiva che non sia, banalmente “ Ho lavorato per l’azienda X, poi sono passato all’azienda Y. Sono motivato, aperto, ho maturato capacità di problem solving e so lavorare in team”. Detto così, infatti, non è che faccia una gran impressione. Ma se invece raccontassi com’è stata l’esperienza nella prima azienda in cui hai lavorato, le paure che avevi all’inizio, l’ansia di non essere all’altezza e poi, finalmente, i primi traguardi che hai tagliato e le lezioni che hai imparato? Probabilmente (ne sono certa!) troveresti qualcuno che si rivede in te e a cui interessa sapere “com’è andata a finire”.

Se anche tu hai voglia di farti conoscere come professionista raccontando la tua storia, questo è il post che fa per te: oggi parliamo di Personal Storytelling, ossia come fare Personal branding attraverso lo storytelling.

Storytelling: comunicare attraverso le storie

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Innanzitutto è importante chiarire un particolare fondamentale: storytelling non significa raccontare storie ma comunicare attraverso un racconto. Qual è la differenza? Che se vuoi che le persone si interessino a te non basta una bella storia, devi trasmettere qualcosa di vero e fare in modo che le persone si immedesimino nel tuo racconto.

Lo storytelling è solo per gli specialisti?

Niente affatto, perché tutti abbiamo una storia da raccontare: ciascuno di noi può vestire i panni del protagonista e raggiungere un pubblico ampio con la propria storia.

Ma che cosa si intende con Personal storytelling e qual è la “storia” che dobbiamo raccontare?

Come ti ho già detto, qui la creatività c’entra poco, si attinge a esperienze vere: fare storytelling di sé significa pescare tra le esperienze quotidiane e recuperare quelle sfide, quelle situazioni che possono essere un esempio per altre persone. In questo caso si racconta una storia non per intrattenere o divertire, ma per descrivere la realtà vissuta e mostrare un percorso di crescita.

Come diceva Margot Leitman è importante la componente di autenticità. Le persone non vogliono ascoltare storie verosimili, cercano qualcosa di più. Se vuoi farti conoscere e apprezzare come professionista puoi sfruttare lo storytelling per raccontare il tuo percorso professionale, ma devi farlo con sincerità. Non si tratta di inventare storie.

La capacità di creare empatia con le persone e suscitare emozioni sono altri due elementi determinanti per sfruttare appieno il potere di questo strumento: ti permetteranno di stimolare il coinvolgimento in chi ti legge o ti ascolta (le possibilità di fare storytelling sono tante, lo vedremo tra poco) parlando di te e del tuo lavoro, senza però esplicitare lo scopo promozionale.

Quella del Personal storytelling è una narrazione del sé in divenire, che parte dal concetto secondo cui ognuno di noi è un mondo da scoprire.

Perché dovresti usare lo storytelling per fare Personal branding?

Lo storytelling è una tecnica narrativa molto in voga negli ultimi anni. Se ne parla in tutti i campi e sembra la soluzione a tutte le esigenze di comunicazione, dalla pubblicità alla narrazione d’impresa. In realtà, è un po’ come la scoperta dell’acqua calda: le storie hanno sempre appassionato gli esseri umani e fin dalle epoche più antiche sono state utilizzate per far passare dei messaggi importanti (pensa alle favole per bambini che hanno sempre una morale).

Oggi è il mondo professionale che prova a sfruttare questa leva emozionale per coinvolgere e farsi ascoltare. Attraverso il racconto della propria storia un professionista può raccontare la sua esperienza, i suoi valori e tutto quello che la vita gli ha insegnato, soprattutto grazie alle difficoltà e agli ostacoli che ha dovuto affrontare.

Perché questo racconto dovrebbe interessare altre persone?

Perché il segreto dello storytelling, così come del racconto di qualsiasi storia fin dalle origini dell’uomo, è quello di inquadrare un eroe in cui potersi immedesimare, raccontare gli ostacoli che si trova ad affrontare, così come può capitare a chiunque di noi e, alla fine, mostrarlo vincente, come tutti speriamo un giorno di essere, e arricchito dall’esperienza vissuta.

Personal storytelling: come raccontare la propria storia

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Raccontarsi sembra facile, almeno sulla carta. Poi però, quando decidiamo di farlo, ci scontriamo con i primi dubbi: cosa raccontare? in che modo? dove?

Questi sono i primi tre problemi che dovrai affrontare se deciderai di percorrere la strada del Personal storytelling, ovvero di raccontarti attraverso la storia del tuo percorso personale e professionale.

Vediamoli uno per uno.

  1. Cosa raccontare: per essere autentico e creare empatia devi raccontarti per quello che sei davvero. Parla di come hai iniziato, dei valori che ti hanno mosso, dei sogni che ti hanno dato la forza per superare gli ostacoli. Chi ti leggerà apprezzerà la tua sincerità e lo sforzo di metterti a nudo per raccontare un percorso vero. Probabilmente rivedrà se stesso nel tuo racconto e questo creerà un legame, un coinvolgimento vero e la base di una relazione fondata sulla fiducia. Vuoi che il tuo racconto sia coinvolgente? Racconta le sfide, racconta di quando non ce l’hai fatta (capita a tutti) e hai dovuto ricominciare daccapo. Da ogni errore, da ogni difficoltà, superata o no, si può imparare qualcosa: è questo che coinvolgerà le persone.  Individua un filo conduttore che collega tutte le tue esperienze e cerca di risalire a un avvenimento particolare che ha fatto scattare la famosa “lucina”, ciò che ha dato il via alla tua evoluzione come persona e/o come professionista (la prospettiva devi deciderla tu!)
  2. Come raccontare la tua storia: il primo consiglio che voglio darti è quello di non essere banale; il secondo di non cercare di piacere a tutti; il terzo di non considerare il tuo pubblico come un target da centrare ma come un pubblico da coinvolgere. E ricorda: nel Personal storytelling non c’è una distinzione vera e propria tra ciò che si fa e ciò che si è.
  3. Dove fare Personal storytelling: esistono molte possibilità, dal blog ai vari social network. Puoi usare le parole, se le reputi più efficaci, o i video, che adesso vanno per la maggiore. Puoi anche pensare a una strategia su più canali, sfruttando vari strumenti. Ad esempio potresti raccontarti su un blog e caricare video su YouTube. Questi due canali ti permetteranno di raggiungere pubblici diversi con esigenze diverse. Una newsletter da inviare agli iscritti del tuo blog potrebbe poi permetterti di far scoprire anche agli utenti che preferiscono leggere i tuoi post i video che pubblichi su YouTube. Non dimentichiamoci poi di Instagram, perfetto per raccontare la tua quotidianità attraverso le immagini.

Gli esempi di Personal storytelling che preferisco

Molti brand, così come artisti, cantanti e professionisti vari si sono lanciati alla conquista dei social network raccontando la loro vita quotidiana. Molti sono riusciti a raccontare il loro brand, o personal brand, attraverso lo storytelling.

Visto che la moda è il mio mondo, non posso non citare l’esempio straordinario di Chanel che per rafforzare il legame con gli utenti/fan/seguaci del brand ha messo al centro del proprio racconto la storia della sua creatrice, Coco, una ragazza di umili origini che ha affrontato grandi sfide nel corso della sua vita e che grazie ai suoi valori e ai suoi sogni – che sono gli stessi del brand – è riuscita a farsi strada nel mondo e a far conoscere la sua idea di moda. Ancora oggi ogni donna può riconoscersi nella storia di Coco Chanel ed emozionarsi con il racconto della sua vita.

Altro esempio interessante di Personal storytelling che coinvolge e rafforza la relazione tra chi racconta la storia della propria vita e chi la ascolta è quello di Fedez e Chiara Ferragni, che postano su Instagram ogni evento importante che li riguarda, non solo le cose positive, ma anche i momenti difficili, come i problemi avuti da Chiara durante la gravidanza, e le sfide superate, ultima in ordine di tempo il parto di Chiara e la nascita del piccolo Leone.

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Anche nel mondo dei professionisti del web ho trovato delle persone particolarmente brave a coinvolgere gli utenti raccontando di sé e del proprio lavoro facendo Personal storytelling. Un esempio è Enrica Crivello, consulente di web marketing che racconta se stessa e il suo lavoro in un modo autentico e semplice. Enrica coinvolge perché non cerca mai di sembrare una Super-donna, è davvero come una di noi, con la sua paura di sbagliare quando affronta qualcosa di nuovo, con le sue ansie e i suoi errori. Seguendola vedi tutto il suo percorso, iniziato come freelance e terminato (al momento) con la creazione di un’impresa propria. Enrica piace (e mi piace!) perché so che posso trovare nel suo racconto anche la mia quotidianità e i miei problemi, e, magari, delle soluzioni per risolverli – o almeno qualche incoraggiamento non banale.

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Io non ho dubbi: usare lo storytelling per fare Personal branding è davvero un ottimo modo per farsi conoscere, apprezzare e per creare una relazione forte con chi vorremmo che ci seguisse.

E tu sei pronto a passare allo step successivo, raccontando la tua storia come un eroe che affronta le avversità?

Fammi sapere cosa ne pensi!

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