Consigli di Personal branding e abbigliamento specifici per le donne

Consigli personal branding per donne

C’è differenza tra un uomo e una donna che fanno personal branding?

Ad alcuni sembrerà una questione legittima, ad altri, forse, una domanda pretestuosa.

Se cerchi informazioni sul web su come creare il tuo brand personale e fare in modo che ti rappresenti e ti faccia ricordare, difficilmente troverai questa separazione: l’argomento si affronta in generale e le indicazioni che la maggior parte dei consulenti dà si considerano valide tante per gli uomini quanto per le donne.

Ma è davvero ininfluente questa distinzione?

In realtà no e te lo dico sulla base della mia esperienza di consulente d’immagine e Style coach. Negli anni ho lavorato con tantissime donne manager alle quali si presentavano problemi che per i loro colleghi uomini non esistevano. Un esempio fra tutti: l’abbigliamento. Quante volte hai avuto almeno un dubbio sull’appropriatezza di un capo di abbigliamento rispetto a una situazione di lavoro? Quante le occasioni in cui hai temuto che il look non ti facesse sembrare abbastanza seria? 

Hai mai fatto caso che l’abbigliamento degli uomini in ambito lavorativo non si commenta tanto come quello delle donne?

Si tratta di un retaggio culturale che ancora, purtroppo, la società contemporanea non è riuscita a sconfiggere: una donna attenta al proprio look è considerata frivola e l’aspetto esteriore sovrasta il suo valore come professionista.

Il risultato? Che spesso le donne che vogliono farsi apprezzare per le loro capacità si ritrovano a sacrificare la propria femminilità e la propria personalità per non perdere autorevolezza.

Molto spesso, nel contesto professionale, essere donna significa essere meno credibile e, in generale, una professionista deve fare molta più fatica dei suoi colleghi uomini per farsi ascoltare e rispettare.

Consapevole di tutto questo, ho studiato e approfondito le necessità delle professioniste e ho differenziato, all’interno delle mie consulenze, un percorso di personal branding specifico per le donne. In questo articolo vorrei dare a tutte le manager, e professioniste in generale, alcune piste da seguire per gestire la promozione del proprio brand personale in modo da guadagnare considerazione e credibilità nel proprio settore.

Personal branding al femminile: una questione (anche) di stile

Miranda Priestly: look donna manager
Miranda Priestly – Il Diavolo veste Prada

In ambito professionale lo stile e la cura della propria immagine sono fondamentali sia per gli uomini che per le donne, ma per queste ultime risultano un po’ più insidiosi.

A volte il pregiudizio è proprio dentro noi donne: abbiamo paura che se ci vestiamo in modo troppo femminile, appariscente o originale appariremo meno serie.

Questo è un grave errore perché essere attenti al proprio look non è sinonimo di leggerezza o superficialità, tutt’altro: la moda è un mezzo di comunicazione e come tale va sfruttato. Una donna che cura il proprio stile interpreta la moda attraverso la propria personalità e sfrutta la propria immagine per definire chi è e qual è il suo messaggio.

Dal mio punto di vista una donna che si prende cura della sua immagine non deve essere considerata meno seria, perché per fare una buona impressione e farsi apprezzare è necessario partire dal look.

Cura la tua immagine riflettendo nel tuo stile chi sei, rispetta la coerenza al tuo messaggio e ai tuoi obiettivi e sarà più facile affermare il tuo personal brand.

Stile: trovare un equilibrio tra professionalità e femminilità

Sul lavoro è meglio avere un look anonimo, convenzionale, piatto oppure essere originali, autentici e riflettere in pieno la propria personalità?

Come sempre, in medio stat virtus (la virtù sta nel mezzo). Per essere presa seriamente in considerazione nel tuo settore e dai tuoi colleghi (sia uomini che donne) devi avere un look consono al tuo ambiente e riflettere le caratteristiche più importanti per la tua professione (se sei un avvocato devi sembrare affidabile, se sei un medico devi trasmettere serietà e sicurezza) ma questo non deve impedirti di mostrare anche la tua personalità, la tua unicità come persona.

Se vuoi farti ricordare, essere solo conforme al tuo settore non ti sarà di aiuto. D’altra parte essere troppo stravagante potrebbe farti risultare inadatta al tuo ruolo.

Come trovare il giusto equilibrio?

Io ragiono così: cosa vuoi comunicare a primo impatto? Capacità, preparazione, creatività? Pensa a quali elementi fisici possono trasmettere questo messaggio: un look sobrio ma attento ai dettagli? uno stile casual ma ricercato? Questo per te deve essere il punto di partenza, la base per costruire l’immagine del tuo personal brand. Ora pensa ad un tratto che ti distingua e che mostri agli altri la tua personalità. Attenzione però: assicurati che questo secondo elemento non entri in conflitto con le caratteristiche che hai individuato all’inizio. 

Stai pensando che non è facile? Hai ragione ma con un po’ di pratica e soprattutto con una sempre maggior consapevolezza di te stessa diventerà più facile trovare il giusto equilibrio.

Vestirsi in modo femminile sul lavoro: sì o no?

Questo potrebbe essere un corollario del principio enunciato sopra: l’importante è assicurarti di non offuscare la tua professionalità a causa di un look troppo esuberante.

Mostrare la tua femminilità non dovrebbe essere penalizzante ma purtroppo in alcuni contesti ancora lo è, quindi valuta bene la situazione in cui ti trovi e agisci con cautela, almeno finché non avrai dato prova delle tue capacità e avrai guadagnato il consenso dei tuoi colleghi “sul campo”.

Consigli di Personal branding validi soprattutto per le donne

Ecco alcuni consigli pratici:

  • Non sminuirti solo per paura di non essere accettata. 
  • Costruisci il tuo Personal brand giorno dopo giorno, condividendo le tue opinioni in gruppi di settore sui social, aprendo un blog sulle tematiche di tua competenza, realizzando video, etc.
  • Esprimi le tue opinioni e accetta le critiche in modo costruttivo, per migliorarti.
  • Non scegliere un look anonimo solo per non sembrare frivola, trova uno stile che ti rappresenti ma che allo stesso tempo ti metta a tuo agio e ti faccia sentire te stessa.
  • Individua un elemento di stile che ti faccia ricordare.
  • Definisci i tuoi obiettivi e crea il tuo percorso verso il successo rimanendo sempre concreta e coerente.
  • Non avere paura di esporti e di reclamare quello che meriti.
  • Fai squadra, soprattutto con altre donne: il networking è una leva fortissima nel mondo professionale.
  • Dai voce ai tuoi successi: a volte siamo vittime del nostro stesso pudore e preferiamo non sembrare troppo autocelebrative. È un grande errore! Hai faticato per ottenere quei risultati, e allora renditi merito e fai sapere anche a chi ti sta intorno che sei una brava professionista.
  • Scappa dalle situazioni tossiche. Purtroppo viviamo in una società ancora fortemente maschilista. Se il tuo superiore è incapace di apprezzarti con oggettività e non ti valorizza come meriteresti, nonostante tu abbia dimostrato in più occasioni le tue capacità, approfitta della prima buona occasione per svincolarti e andare dove possono apprezzarti. Hai mai pensato di metterti in proprio? Non è un’idea così assurda e oggi è molto più facile rispetto a qualche anno fa. 

Le donne che stanno cambiando il mondo: obiettivi chiari e personal branding

Maria Tudor, Evita Perón, Coco Chanel, Elisabetta II, Angela Merkel, Lady Diana, Michelle Obama.

Queste 7 donne apparentemente non hanno niente in comune, appartengono a epoche e luoghi diversi, eppure hanno tutte un minimo comune denominatore: hanno lasciato, o stanno lasciando, un segno indelebile nella storia.

donne che hanno cambiato il mondo
Da sinistra in alto: Lady Diana, Coco Chanel, Elisabetta II, Michelle Obama

Come ci sono riuscite?

Forse tra questi 7 nomi ce n’è uno che ami particolarmente e a cui ti ispiri nella vita di tutti i giorni. Questa è la chiave: si tratta di personalità femminili che sono fonte di ispirazione per tantissime altre donne. 

Quello che caratterizza tutte e 7 è una visione chiara di loro stesse e del mondo che le circonda, ognuna di loro perseguiva, o persegue, un determinato obiettivo in modo deciso. Il loro personal brand è chiaro, si inquadra facilmente e lo stile che hanno scelto per mostrarsi al pubblico e presentare le loro idee è perfettamente coerente con il loro messaggio: Maria Tudor aveva uno stile austero che incuteva rispetto, Evita Perón aveva un look carismatico, Coco Chanel fu una rivoluzionaria nel modo di vestire così come nelle idee che esprimeva. Oggi è probabilmente Michelle Obama la personalità che incarna tutta l’energia, la vitalità e la speranza per il futuro.

La moda è solo un vezzo?

La storia dimostra il contrario: le donne che hanno provato a cambiare le cose, scavalcando i codici di appartenenza maschili, si sono aperte alla moda e al suo potere comunicativo, hanno dimostrato la loro volontà di rottura degli schemi imposti dalla società anche attraverso il loro abbigliamento.

Per far capire meglio il nostro messaggio abbiamo bisogno di un supporto visivo: il look è quello più evidente e di immediata assimilazione. 

Voglio concludere questo post con 2 approfondimenti che secondo me sono interessantissimi per capire le potenzialità di un buon personal branding per tutte le donne.

Il primo è un articolo del Corriere della Sera in cui sono raccolte le 79 donne che hanno comandato il Mondo: si tratta di un elenco delle donne diventate presidenti e premier dagli anni Sessanta a oggi. Dai un’occhiata al loro profilo pubblico, poi guarda come lo stile scelto rifletta il loro messaggio. Il marchio personale di queste personalità è ben definito, chiaro.

Il secondo approfondimento che ti consiglio di leggere riguarda le 19 donne che stanno cambiando il mondo – sono le più influenti in politica, dalle più note, come Theresa May e Angela Merkel, a quelle meno conosciute, come Sheikh Hasina Wazed, primo ministro del Bangladesh e Jacinda Ardern, primo ministro della Nuova Zelanda.

le donne che stanno cambiando il mondo

Alcune di loro rappresentano un vero e proprio spartiacque tra il passato e il futuro, come Michelle Bachelet, la prima donna nominata Presidente del Cile o Bidhya Devi Bhandari, anche lei la prima nella storia a essere Presidente del suo stato, il Nepal.

Come hai potuto vedere, fare personal branding con un’idea di base forte e gestire il proprio look in modo coerente all’obiettivo che ci si è posti non è un optional: è una grande opportunità che anche tu DEVI sfruttare.

Spero che questo post ti sia stato utile.

Ti andrebbe di dirmi chi sono le personalità femminili che più apprezzi e alle quali ti ispiri?

Dopo aver letto quest’articolo saresti in grado di dire se, effettivamente, il loro look conta nella tua percezione del loro ruolo nella storia o nella società?

Aspetto i tuoi commenti!

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